La
Sanità rappresenta l’argomento più importante sia dal punto di vista economico
che esistenziale.
L'insufficienza
del solo approccio
analitico usato sino ad
oggi (causa/effetto, diagnosi/cura, domanda/offerta) dimostra tutti i suoi
limiti e invoca l'integrazione di questo con un approccio
sistemico.
Non
bisogna solo costruire gli ospedali per “soddisfare un’offerta del mercato”,
bensì bisogna preoccuparsi di non far ammalare le persone!
Questo
è il compito più importante di uno Stato degno di tale nome.
Di
cosa, se non del benessere dei propri cittadini, dovrebbero occuparsi le
istituzioni?
Per questo non bisogna parlare più solo di Sanità,
ma di Promozione, Protezione e Produzione
della Salute.
E’ possibile sviluppare una nuova cultura
dell’intervento pubblico in Sanità attraverso la responsabilità sociale e la
partecipazione della comunità verso la ri-evoluzione del sistema sanitario.
Data la portata strategica bisogna puntare sulle
Politiche di Formazione/Educazione delle Aziende del Servizio Sanitario con
riferimento ai loro effetti culturali e metodologici e alla loro sostenibilità
in tempo di crisi.
Tale processo è attuabile solo mediante processi
decisionali inclusivi che vedono il Cittadino parte attiva, sulla base di
rapporti di eguaglianza con le organizzazioni sanitarie e operatori di settore
con l’intento di generare una relazione comunicativa circolare e proficua.
Serve una logica di concreto e immediato avvicinamento alla Comunità, le Aziende
sanitarie devono aprirsi ai Cittadini e ai loro rappresentanti concordando accessi
a Strutture e Servizi finalizzati allo studio e alla realizzazione, secondo il
principio di sussidiarietà, di progetti “reali”.
In tal modo le
persone, attraverso una collaborazione sinergica, potranno conseguire una
maggiore responsabilizzazione nell’ambito delle scelte e delle azioni proprie e
del Sistema Sanitario, orientando sempre più le stesse per Promuovere,
Proteggere e Produrre Salute.
Oltre alla partecipazione
occorre la trasparenza pertanto anche nella Sanità, che costituisce la
voce di spesa primaria delle Regioni, urgono interventi in tal senso,
non solo in un’ottica di maggiore legalità e di risparmio, ma anche di
ridistribuzione delle risorse a favore del welfare stesso.
E’ dagli appalti che bisogna partire, perché spesso è qui che nascono tutti
mali.
Serve un modello di Organizzazione e Gestione delle gare che esiga il
rispetto da parte dei partecipanti di un rigoroso Codice Etico in attuazione
delle vigenti normative in materia di Responsabilità Amministrativa e dei
principi etico-sociali e che preveda inoltre, un responsabile della
gestione del processo nonché della pubblicazione
online di tutte le varie fasi dell’appalto che saranno archiviate in rete
dove rimarranno a disposizione dei singoli cittadini.
Senza questi cambiamenti metodologici e culturali,
ci diranno che sono costretti a privatizzare la Sanità perché non hanno scelta
e ci aspetta un futuro dove solo chi avrà i soldi potrà permettersi delle cure
dignitose.
Intanto in Italia sorgono già i primi Pronto
Soccorso privati….
Davide
Mancini
Attivista M5S